Vibo Valencia
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Vibo Valentia, città calabrese, già capoluogo dell’antica Calabria Ultra, attuale capoluogo della Provincia è, con i suoi 33.819 abitanti, il comune più popoloso della cosiddetta Costa degli Dei.La posizione della città, adagiata sul pendio di un colle assume un'importanza strategica in ambito territoriale. Antica stampa di Vibo ValentiaCrocevia sin dai tempi dell'antica Grecia e dell'impero romano, domina, con il suo porto e le stazioni turistiche, l'hinterland, la catena montuosa delle Serre e anche la zona marittima. La città è servita dalle più importanti arterie di comunicazione, di cui ne è fondamentale snodo, dalla A3 SA-RC alla linea ferroviaria ai collegamenti con l'aeroporto internazionale poco distante, fino al porto del quartiere Marina. E’ proprio in prossimità di Vibo Marina, precisamente in zona Porto Salvo, che si trovano le maggiori concentrazioni di attività industriali del Comune.
Dal punto di vista morfologico, la città sorge su un grande terrazzamento collinare scistoso. L'altezza media è di 476 m s.l.m. ma raggiunge i 556 nella parte più alta.
Il fiume più importante del territorio comunale è il Mesima, che nasce alle pendici del monte Mazzucolo (942 m) e sfocia nel Mar Mediterraneo a nord di San Ferdinando, località tra Nicotera (VV) e Rosarno (RC). Gli confluiscono a sinistra il fiume Marepotamo, il fiume Metramo e il fiume Vena ed a destra il fosso Cinnarello e il torrente Mammella. Nel territorio comunale scorre alle spalle del castello normanno-svevo, all'interno dell'omonima vallata. La città presenta inoltre numerose fiumare, tra cui spiccano il Sant'Anna ed il Trainiti.
Le condizioni atmosferiche di Vibo Valentia e dell’intera Provincia, presentano caratteristiche eterogenee. Lungo le coste si ha il clima mediterraneo, dove le temperature toccano in alcuni casi anche i 30 °C. In città, invece, le temperature estive si aggirano intorno ai 25 °C, mentre quelle invernali raggiungono, nelle giornate soleggiate, anche i 20°C . La neve è un evento rarissimo.
CHIESE
Chiesa di Santa Maria Maggiore e San Leoluca: (Duomo di Vibo Valentia): edificata fra il 500 e il 600 sui resti di un'antica basilica bizantina del IX sec., è stata restaurata dopo il terremoto del 1783. Il suo impianto è a croce latina con unica navata, ornata da affreschi neoclassici ottocenteschi. Di pregio sono l'altare maggiore settecentesco, in marmo policromo, da cui spicca una scultura cinquecentesca a tutto tondo della Madonna della Neve, e un trittico marmoreo rinascimentale, opera del Gagini, raffiguranti la Madonna delle Grazie, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena.
Chiesa di Santa Ruba: sorge a metà strada fra Vibo e uno dei paesi satelliti della stessa (San Gregorio d'Ippona). Di origini antiche (venne costruita attorno all'anno 1000 da Papa Callisto II), presenta una cupola d'ispirazione orientale .
Chiesa del Rosario: fu costruita nel 1337 nella locazione di un preesistente teatro romano. La chiesa, in stile gotico, fu più volte ricostruita in seguito a cataclismi (come il terremoto del 1783).
Chiesa del Carmine: risalente al '600, venne ricostruita attorno al 1864 in forma circolare.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli: costruita tra il 1621 e il 1666, è curata dai Padri Cappuccini fin dal 1866. Il pezzo di maggior attrattiva della chiesa è il Crocifisso ligneo detto "degli Angeli", meta di migliaia di devoti che, per antica tradizione, nei venerdì di marzo di ogni anno si recano in pellegrinaggio.
Chiesa di San Michele: si ha traccia di questa antica chiesa, esempio di architettura rinascimentale al sud, dalla data dell'8 agosto 1519, quando il Vescovo di Mileto, Andrea Della Valle, la elevò a Parrocchia. Il campanile, su probabile disegno del Peruzzi, a torre quadrata, con tre ordini sovrapposti, aveva un orologio il cui meccanismo è stato ritrovato sul posto e sarà conservato in un museo.
Chiesa dello Spirito Santo: edificata nel 1579, si può considerare la prima cattedrale della città, poiché nel 1613 Virgilio Cappone sposto la sede vescovile da Mileto alla città capoluogo. Conserva al suo interno una tela attribuita a Teodoro Fiammingo, oltre ad un'opera di F. A. Curatoli.
Chiesa Santa Maria la Nova: costruita nel 1521 con il nome di Santa Maria del Gesù dal duca Ettore Pignatelli, ne custodisce il sarcofago. Si presenta attualmente con stili diversi ed ospita al suo interno un marmo del Gagini. Usata in periodo di guerra come deposito militare, fu restaurata e riaperta nel 1837 per volontà di Enrico Gagliardi.
Chiesa di Santa Maria del Soccorso: costruita originariamente attorno al 1632, venne rifatta nel 1791 su disegni di Bernardo Morena.
La Madonnella: antica sede dei Cappuccini, annualmente vi si celebra il culto della Madonna del Buon Consiglio e di Sant'Anna.
Strutture Sanitarie Pubbliche
Azienda Sanitaria Provinciale
Nuovo ospedale civile (in attuazione)
Ospedale civile di Vibo Valentia "Jazzolino"
Poliambulatorio Moderata Durant
Consultorio familiare
Musei
Museo Archeologico Statale Vito Capialbi, fondato nel 1969, dal 1995 è ubicato nelle sale del Castello Normanno-Svevo. All'interno del museo è possibile trovare reperti archeologici rinvenuti in varie aree della città, soprattutto relativi alle epoche greca e romana. Attenzione merita la laminetta aurea, la più completa nel testo tra quelle rinvenute nella Magna Grecia, che testimonia il culto orfico. Databile al V-VI secolo a.C., è una sorta di breviario per ottenere la felicità nell'aldilà.
Museo dell'Arte Sacra
Museo dei marchesi di Francia
Museo della tonnara
Museo della civiltà contadina
Teatri
Nuovo Teatro Comunale (in attuazione)
Cineteatro Moderno
Teatro Oratorio Salesiano
Teatro Valentianum
Biblioteche
Biblioteca Comunale
Biblioteca "Vito Capialbi"
Biblioteca Sistema Bibliotecario Vibonese
Biblioteca Archivio di Stato di Vibo Valentia
Biblioteca Liceo "Morelli"
Archivi
Archivio di Stato
Archivio Storico Comunale
Archivio "Marchesi Caracciolo"
Archivio Storico Morelli
VIBO MARINA
Vibo Marina e il suo porto
Il suo territorio è sede di una delle più significative aree industriali presenti nella provincia, così come importante risulta il suo porto, specializzato nella distribuzione dei petroli e del cemento, nel commercio di prodotti ittici e nel turismo (frequenti sono i collegamenti con le Isole Eolie). Già nel periodo magnogreco esisteva un porto, in località Trainiti, rafforzato poi da Agatocle, tiranno di Siracusa, all'inizio del III sec. a.C. e infine dai romani. Tracce di questo insediamento sono tutt'oggi riscontrabili nel territorio, così come i resti di una villa romana. Vibo Marina in origine era chiamata Porto Santa Venere e una leggenda narra che il nome le fu dato da un pescatore del luogo che scoprì sulla spiaggia la statua di Santa Venere. Il suo nome venne poi modificato nell'attuale nel 1928. Il 3 luglio 2006 un'alluvione dovuta ad un eccezionale nubifragio provoca ingenti danni all'industria, al turismo ed ai privati. La maggior parte dei danni si registrano nel quartiere Pennello. Lo straripamento del torrente Sant'Anna e i torrenti formatisi in collina hanno sommerso il paese e le località adiacenti di fanghiglia superando in alcuni punti il metro. Il 14 dicembre 2007 è stata presentata presso il Consiglio Regionale della Calabria una proposta di legge per la costituzione del comune autonomo di Porto Santa Venere, che dovrebbe comprendere le frazioni di Vibo Marina, Bivona, Portosalvo, Longobardi.
Fonte: www.comune.vibovalentia.vv.it