Torino
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- Scritto da La Redazione
Torino è una città in profonda trasformazione: viene riscoperta come meta di un turismo al tempo stesso colto, ghiotto e giovanile, che si distribuisce tra le residenze sabaude, le vie porticate del centro, i musei (alcuni di rilievo internazionale), le gallerie d’arte, i caffè storici.
Delle sue origini romane la città conserva, nella parte più antica, l’impianto del castrum di forma quadrata, con il tracciato viario ortogonale incentrato sugli assi del decumanus (l’attuale via Garibaldi) e del cardo maximus (via San Tommaso), ma anche una delle antiche porte (Porta Palatina) e l’area archeologica degli scavi del teatro. Rimasta chiusa entro l’antico perimetro delle mura urbane imperniate sul castello (ora Palazzo Madama), edificato in età medievale, Torino vedrà il suo sviluppo a partire dal 1563, quando diventa la nuova capitale del ducato sabaudo. Presto verrà trasformata in una vera e propria città-capitale europea, emblema di uno stato assoluto, crescendo fra Sei e Settecento in funzione dell’adeguamento difensivo della fortificazione che delimita l’abitato. Sono tre gli ampliamenti successivi, esito di un unico disegno già impostato all’inizio del Seicento, che porteranno la città alla forma conclusa della cosiddetta “mandorla”, perfetta per la funzione strategico-militare della capitale. All’interno un tracciato ortogonale di strade, a maglia più larga rispetto alla città vecchia, con grandi isolati per palazzi nobiliari, strutture di servizio dello stato e i complessi dei conventi e delle chiese, che caratterizzano profondamente il centro della città.
Un sistema ancora oggi riconoscibile, che ha la propria matrice su assi viari e piazze progettate, da piazza Castello (1584) e via Nuova, sedime dell’attuale via Roma (ridisegnata negli anni Trenta del Novecento), a piazza San Carlo, realizzata sul modello delle places royales francesi, quindi via Po, con facciate continue e uniformi (1673), e infine la direttrice di via del Carmine, conclusa con i Quartieri Militari in direzione di Rivoli (1702). Questo assetto urbanistico regolare viene mantenuto nelle trasformazioni ottocentesche, con i viali di circonvallazione, che seguono il perimetro delle smantellate fortificazioni, e le grandi piazze (Vittorio Veneto, Carlo Felice, della Repubblica, Statuto) progettate fra gli anni Venti e Quaranta dell’Ottocento. L’espansione della città nella seconda metà del secolo viene pianificata oltre le antiche porte urbane lungo le direttrici storiche della città barocca, secondo il principio dell’integrazione strutturale con l’impianto delle strade preesistente.
Persa la funzione di centro politico (dal 1861 al 1865 è la prima capitale del Regno d’Italia) Torino deve reinventarsi: la conversione industriale vede prevalere all’inizio del secolo scorso il settore automobilistico e metalmeccanico; una scelta produttiva che ne caratterizza la crescita urbana, con la nascita dei borghi operai e poi degli insediamenti residenziali periferici. Cambia l’immagine della città… E oggi, dopo la crisi dell’industria, Torino sta ridefinendo il proprio futuro.
Le Rievocazioni Storiche del Piemonte
Torino 1706. Un assedio una battaglia, settembre
Rievocazione dei 117 giorni di assedio franco - spagnolo, durante la Guerra di Successione spagnola e della battaglia combattuta dall'esercito imperiale il 7 settembre 1706, agli ordini del Principe Eugenio di Savoia, per liberare la capitale sabauda.
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Fonte: http://www.piemonteitalia.eu