“La ragazza con l’orecchino di perla” arriva anche in Italia
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- Scritto da Dario D'Orta
“La ragazza con l’orecchino di perla". Pochi altri titoli al mondo evocano, come questo, il senso di una immediata riconoscibilità, di una conoscenza acquisita, di una bellezza suprema e misteriosa. Il riferimento istantaneo, per tutti, a un’immagine. Il romanzo e il film, di enorme successo mondiale, che le sono stati dedicati, hanno di recente aggiunto a tutto ciò un grado ulteriore di notorietà planetaria.
Assieme alla Gioconda e all’Urlo, si tratta del quadro più conosciuto e più amato nel mondo. Opere delle quali non è nemmeno necessario ricordare l’autore, poiché nel titolo è già detto e riconosciuto il loro peraltro indicibile fascino”.
Così viene introdotta da Marco Goldin (uno dei curatori) la mostra che ha i caratteri dell’eccezionalità e della irripetibilità. L’occasione è data dalla chiusura per restauri e un grande ampliamento di uno tra i musei mitici nel mondo, il Mauritshuis a L’Aia in Olanda. Scrigno di tanti capolavori che raccontano quella che è stata denominata la Golden Age, l’età dell’oro della pittura olandese nel corso del XVII secolo. E raccolta soprattutto attorno ai nomi di Vermeer e Rembrandt. La chiusura del glorioso museo olandese ha indotto la direzione a costruire un selezionatissimo tour mondiale, con al centro il capolavoro tra i capolavori, La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer. Il quadro da tutti riconosciuto come il più famoso e il più ammirato dopo la Gioconda. Un quadro per il quale non occorre nemmeno nominare l’autore, poiché il suo titolo già dice tutto. Così, dopo il 2012 e le mostre in Giappone a Tokyo e a Kobe, e il 2013 negli Stati Uniti (prima a San Francisco, poi Atlanta e infine New York), la sola data europea, nella prima parte del 2014, sarà a Bologna, a Palazzo Fava, precisamente dall’8 febbraio al 25 maggio. Successivamente il quadro tornerà in Olanda, in tempo per la riapertura del Mauritshuis nel giugno dello stesso 2014. e da lì mai più si sposterà. Occasione dunque unica e irripetibile per ammirare un quadro che è nella storia. E attorno a quell’opera, molti altri capolavori da Rembrandt a Hals, da Steen a Ter Borch e anche un secondo Vermeer. Tutto il grande Seicento olandese in un’unica mostra. In Italia. A Bologna. Promossa dalla Fondazione Carisbo, Museo nella Città e Linea d’ombra, con il main sponsor Segafredo Zanetti.
Le prenotazioni sono già aperte dall’11 novembre scorso.
Tutte le info di dettaglio sono disponibili sul sito www.lineadombra.it