“Da Giotto a Gentile”: la rivoluzione espressiva delle Marche e di Fabriano
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- Scritto da Dario D'Orta
Da Giotto a Gentile è un percorso articolato, dalla Pinacoteca “Molajoli” di Fabriano, permette di esplorare la città attraverso itinerari nelle chiese di Sant’Agostino, di San Domenico fino alla cattedrale di San Venanzio. Le ottanta opere esposte, poco note al vasto pubblico, vogliono raccontare l’apertura delle Marche e di Fabriano al messaggio figurativo, alla rivoluzione espressiva che scaturirono con Giotto, dalla seconda metà del Duecento, dalle navate della Basilica di Assisi.
La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, è promossa e realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, e dal Comune di Fabriano. Si tiene fino al 30 novembre 2014 in un territorio apparentemente periferico, marginale rispetto ai tradizionali e acclarati circuiti del turismo culturale, un deposito vasto e inestimabile di capolavori artistici medievali in gran parte poco noti, in molti casi sconosciuti: Fabriano, le sue chiese millenarie, gli eremi che punteggiano l’affascinante paesaggio appenninico, costituiscono lo scenario nel quale si iscrive la mostra. Un’occasione imperdibile per ammirare affreschi, pale d’altare e sculture lignee dipinte, realizzate durante la lunga stagione gotica.
Tra i pezzi in mostra, alcuni dei quali restaurati per l’occasione, figurano capolavori di arte pittorica e plastica, soprattutto lignea. Le belle immagini illustrano l’attività pittorica del Maestro di Campodonico, la cui Crocifissione, pur essendo divenuta quasi monocroma, costituisce uno dei testi pittorici più importanti ed emozionanti; il linguaggio dell’artista è rielaborazione di straordinaria autonomia e proiezione verso il futuro. Tra le ispirate tavole di Allegretto Nuzi, la Madonna dell’Umiltà, con il bel manto a foglie di vite, costituisce un esempio del formato “monumentale” destinato all’arredo di un altare; il Sant’Antonio Abate ne testimonia la frequentazione toscana soprattutto con Puccio di Simone. Di Francescuccio di Cecco Ghissi è esposta una preziosa Madonna dell’Umiltà “bella come la luna”. Un’opera chiave di Gentile da Fabriano, le Stimmate di san Francesco, sorprende per l’apparizione dell’ombra del corpo del frate sull’erba. Suggestive le figure eleganti e composte dei gruppi scultorei di Fra’ Giovanni di Bartolomeo.
Fonte: www.mostrafabriano.it
NDA: La mostra è stata prorogata fino al 18 Gennaio 2015