Balle, errori e sviste per l’approdo al metodo scientifico
- Dettagli
- Scritto da Dario D'Orta
La mostra “Balle di Scienza, storie di errori prima e dopo Galileo” racconta come gli errori accompagnano inevitabilmente il desiderio dell’uomo di conoscere: grandi scoperte – fatte qualche volta anche per caso – si intrecciano con clamorose sviste. Gli scienziati infatti portano in laboratorio, ed è difficile fare altrimenti, le proprie convinzioni religiose, filosofiche e culturali. In realtà, però, correggere i propri errori è l’essenza stessa del metodo scientifico, inaugurato da Galileo più di 400 anni fa. Ciò che conta è non perdere meraviglia e curiosità di fronte al mondo. Sbagliarsi fa parte del gioco.
La mostra - realizzata in occasione del 450esimo anniversario dalla nascita di Galileo Galilei - è curata da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Scuola Normale Superiore e Università di Pisa ed è allestita a Palazzo Blu a Pisa. Sarà possibile visitarla fino al 29 giugno 2014 (ingresso gratuito).
L’allestimento, realizzato in collaborazione con artisti esperti di interaction design e videoarte, propone un percorso alla scoperta degli errori, delle false credenze e delle scoperte “per caso” che hanno contribuito, nel corso dei secoli, al progresso del pensiero scientifico. Come la storia del flogisto e dell’etere, misteriosi elementi rivelatisi poi inesistenti, o le fortunate casualità che portarono Fleming a isolare la penicillina e Becquerel a scoprire la radioattività.
Il percorso espositivo è ricco di exhibit e installazioni scenografiche come il Muro tolemaico, grande videoinstallazione artistica che racconta la scienza dell’osservazione del cielo dagli antichi al medioevo; Il Dono della massa, installazione interattiva sul bosone di Higgs, e il Naso di mio padre, suggestiva illusione ottica che sfrutta il fenomeno dello specchio gravitazionale.
Fonte: www.palazzoblu.it