Cuneo
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- Scritto da La Redazione
Cuneo (Coni in piemontese) è un comune di 55.201 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. Cuneo (m 534) si trova su una terrazza alluvionale a forma di "cuneo" disegnata dalla confluenza verso la pianura del torrente Gesso a Est e della Stura di Demonte a Ovest, in posizione centrale rispetto all'arco delle Alpi sud-occidentali, dominate dal Monviso, dall'Argentera, dalla Rocca dell'Abisso e dalla Bisalta.
La prima comparsa di un abitato sull’altipiano è attestata al 1198ed è riconducibile a popolazioni emigrate da centri vicini per sfuggire alle angherie dei signorotti. La posizione strategica della città influì in modo decisivo sulle sue vicende storiche nonché sullo sviluppo urbanistico.
Dal XIV secolo venne utilizzata come baluardo difensivo dai Savoia contro gli eserciti che valicano le Alpi diventando un borgo-fortezza stratificato entro la cinta muraria. Infatti Cuneo, alla quale si apre una sola possibile direttrice di espansione verso sudovest, cioè verso Borgo San Dalmazzo, rimase per secoli racchiusa entro la cerchia originaria di mura. Fu soltanto dopo la demolizione della cinta muraria, ad opera dell'amministrazione napoleonica, all'inizio del XIX secolo, che prese l'avvio l'espansione moderna della città, attorno alla grande piazza centrale Galimberti, e lungo l'asse di corso Nizza, con uno sviluppo a pianta regolare. Il tracciato viario medievale ma assume nelle emergenze architettoniche civili e religiose un aspetto essenzialmente barocco ad eccezione di alcune permanenze riconoscibili, fra le quali il complesso conventuale gotico di San Francesco. L’asse portante della composizione urbanistica è rappresentato dall’ampia e porticata via Roma, sede del mercato prima dello abbattimento del fronte della città a sud, verso quella che sarebbe diventata piazza Vittorio Emanuele II (oggi Galimberti).
I quattordici anni di amministrazione napoleonica (1800-14) hanno profondamente cambiato la storia della città, sia dal punto di vista istituzionale sia urbanistico. Cuneo diventa prima sede prefettizia del Departement du Stura, poi capoluogo (1859) con la nascita della “provincia granda” in seno al Regno di Sardegna. Con la demolizione delle mura e il Plan et project d’agrandissement et embellissement de la vile de Coni (primo piano regolatore, datato 1802) la città si espande nella direttrice verso Borgo San Dalmazzo e la base dell’altopiano triangolare, mantenendo uno schema ortogonale. Elementi di primo piano sono rappresentati dall’apertura di piazza Galimberti, durante la fase di crescita ottocentesca, e l’edificazione del tratto iniziale di Corso Nizza, destinata all’insediamento della borghesia cittadina in eleganti palazzi, durante il primo Novecento.
Lo sviluppo urbanistico ha assunto un ritmo particolarmente celere dopo la seconda guerra mondiale e la città si è estesa occupando tutto l'altopiano fino ai viali ricavati sui baluardi delle antiche fortificazioni e dominanti il corso del Gesso e della Stura. Le sedi delle attività commerciali e gli uffici pubblici si condensano nel centro storico, caratterizzato da un impianto a scacchiera lungo una via mediana (via Roma) di epoca medievale, che ha quasi perso l'antica fisionomia residenziale in seguito allo spostamento interno degli abitanti verso i nuovi quartieri.
Oltre al nucleo storico della città, riconoscibile nella parte settentrionale, intorno a via Maestra, che correva da nord a sud fra la Porta Quaranta e la chiesa di Santa Maria del Bosco, si suggerisce di percorrere la Contrada Mondovì, stretta, porticata e di stampo schiettamente medievale.
Da visitare piazza Galimberti (già Piazza nuova, poi Vittorio Emanuele II e infine Galimberti) realizzata fra il 1835 e il 1886. Sia la severa simmetria dei palazzi che la disegnano e degli alti portici gli edifici, sia la visuale prospettica verso le Alpi all’orizzonte di corso Nizza, concorrono al fascino della piazza. Infatti, l’integrazione del paesaggio alpino è una delle caratteristiche fondamentali della città. Di notevole bellezza è il lungo (quasi 2 km) viale degli Angeli, che unisce la città al Santuario della Madonna degli Angeli.
Anche Cuneo conserva la solida tradizione piemontese del caffè salotto, quale spazio di convivialità accompagnato dalla pasticceria locale, rappresentata dalla meringa e dal cuneese al rum. Oltre ad avere imposto il proprio nome al cioccolatino al rum, Cuneo è la capitale del marrone, protagonista ogni ottobre della fiera annuale.
Oggi, Cuneo è una città vivace, ricca di mercati e di attività artigianali, che con il festival Scrittorincittà tenta di adeguare la sua immagine alla sua vera vocazione: diventare un crocevia di flussi di flussi di persone, di idee e di merci.
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Fonte: http://www.piemonteitalia.eu