Bolzano
- Dettagli
- Scritto da La Redazione
Bolzano è il capoluogo di Provincia dell'Alto Adige e qui si fondono tre culture e tre gruppi linguistici, in un continuo alternarsi di contrasti che rendono la città così speciale.
È una città dai mille contrasti: qui il nord incontra il sud, elementi tipicamente italiani si mescolano con caratteri tedeschi. Bolzano si estende in una ridente conca valliva, alla confluenza dei fiumi Isarco, Talvera e Adige, circondata da vaste aree coltivate a frutteto e da pendici su cui i filari delle vigne si sviluppano in bell'ordine.
Storia
Nella Preistoria la conca bolzanina era una piana paludosa, ma reperti archeologici fanno ritenere che le pendici dei monti attorno ad essa fossero comunque già abitate. Nel 15 a.C. il generale Druso nel conquistare le Alpi fondò un accampamento noto col nome di Pons Drusi (Ponte di Druso). Nell'Alto Medioevo gli abitanti del territorio che si stava trasformando da Pons Drusi a Bauzanum si spostarono sul Virgolo (collina sopra Bolzano) dove nel VII secolo si stabilì un conte dei Baiuvari; il territorio divenne così parte del Sacro Romano Impero. Agli inizi dell'XI secolo, per volontà del vescovo di Trento Ulrico II, vennero eretti i primi edifici della nuova Bolzano in valle che si sviluppò subito diventando un importante centro mercantile, con contatti fra nord e sud dell'Europa. Fino al XIII secolo Bolzano era il capoluogo dell'omonima contea sotto il controllo dei vescovi principi di Trento, dopodiché la zona cadde sotto il controllo dei conti di Tirolo, nei pressi di Merano, che diedero poi il nome all'intera regione. Quindi passò agli Asburgo, alla quale rimase quasi ininterrottamente fino al 1918. Nel 1437 la città si dotò del primo statuto. Nel XVII secolo Bolzano conobbe il periodo di massimo splendore, quando Claudia de' Medici, contessa del Tirolo, concesse alla città i privilegi mercantili e fece erigere il Magistrato Mercantile. In questo periodo Bolzano divenne anche un importante centro artistico e culturale, dove gotico e romanico convivono armoniosamente, con il barocco e lo jugendstil che si aggiungeranno più tardi, dando un aspetto più moderno al centro storico. Durante l'occupazione napoleonica Bolzano venne privata dei suoi privilegi mercantili. Dopo il ritorno all'Austria la città ritornò a crescere dal punto di vista edilizio, ma anche economico. Dopo la prima guerra mondiale Bolzano venne annessa, insieme al resto dell'attuale Alto Adige, all'Italia. Con l'avvento del fascismo il territorio di Bolzano venne massicciamente italianizzato, tanto che oggi è uno dei cinque comuni a maggioranza italofona. Il comune di Gries, fino al 1925 autonomo, venne annesso forzatamente a Bolzano. Nel 1928 venne costituita la "Provincia di Bolzano". Durante la seconda guerra mondiale, successivamente all'armistizio italiano, Bolzano insieme al resto dell'Alto Adige e delle limitrofe province di Trento e Belluno venne inclusa nella "Zona d'Operazione delle Prealpi" creata da Adolf Hitler e ne divenne la capitale. In questo periodo vennero ripristinati i toponimi tedeschi anche in città, mantenendo però il bilinguismo. Dopo la seconda guerra mondiale Bolzano rimase all'Italia, ma all'insegna dell'autonomia provinciale: nel 1972 fu sancita una forte autonomia provinciale e nel 1992 veniva attuato il "Pacchetto". Negli anni sessanta, la città subì numerosi attentati da parte dei cosiddetti "terroristi sudtirolesi". Dalla fine degli anni ottanta la situazione si è calmata e da allora le violenze a sfondo etnico sono cessate.
Fonte: http://www.suedtirol.info
Sfoglia le foto di Bolzano