Arezzo
Il vasto patrimonio artistico aretino
Arezzo è una città straordinariamente antica, più vecchia di Alessandria d’Egitto. Fu una delle maggiori lucumonie etrusche e successivamente città romana d'importanza strategica. Fu centro di fiorenti attività economiche, e ricco di pregevoli monumenti fra i quali ricordiamo l'Anfiteatro con i suoi cospicui resti. Rinomate furono le sue fonderie e le fabbriche artistiche di vasi a vernice rossa (detti vasi corallini) la cui tecnica si diffuse in tutto il mondo romano.
Nel Medioevo Arezzo fu libero comune in cui spesso prevalsero gli interessi della parte ghibellina, in antagonismo con la vicina Firenze. Dopo la rotta di Campaldino (1289), la sua fortuna venne compromessa e, nonostante una certa ripresa sotto i Tarlati, finì per soccombere e divenne dominio fiorentino (1384). Come tale entrò a far parte, con il resto della Toscana, del granducato mediceo.
Pochi altri territori in Italia possono offrire un patrimonio naturalistico ambientale e culturale così vasto in un’area così piccola. Gli affreschi di Piero della Francesca nel Duomo valgono da soli una visita nella città. Ma anche il cuore del borgo medievale racconta le grandi stagioni dell’arte e dell’architettura aretina. Accanto alle torri medievali, si ergono l'imponente Loggiato Vasariano, il Palazzo della Fraternita dei Laici, sintesi di architettura gotica e rinascimentale e l'abside della Pieve di Santa Maria. Nella Basilica di San Domenico si conserva la croce dipinta di Cimabue, opera giovanile dell'artista. Molte altre chiese e palazzi testimoniano con la loro bellezza e la loro originalità stilistica la civiltà aretina e la sua importanza nelle varie epoche storiche.
Informazioni e consigli utili
Piazza Grande, il penultimo sabato di giugno e la prima domenica di settembre, diventa lo scenario della Giostra del Saracino, torneo cavalleresco di origini medievali. La stessa piazza e gran parte del centro storico ospitano, ogni prima domenica del mese ed il sabato precedente, la Fiera antiquaria. Mercanteggiare il prezzo è un’arte finissima per i "bancherellai" aretini, bisogna adeguarsi. Da non perdere poi gli allevamenti di mucche chianine, bestie enormi dal tipico manto bianco/nero, nelle campagne intorno alla città.
(Fonte: Apt Arezzo)